Medicina antroposofica


La società italiana di medicina antroposofica

Promuove e coltiva lo studio e la pratica della medicina antroposofica in Italia mediante l'organizzazione di corsi, convegni e di altre attività rivolte all’informazione e alla formazione delle categorie professionali interessate (medici, dentisti, veterinari, farmacisti, personale paramedico) nonché degli studenti di medicina e di discipline ad essa affini.

Promuove la ricerca farmacologica sulla base della scienza dello spirito antroposofica; promuove lo studio e la pratica di terapie proprie della medicina antroposofica.

Favorisce la conoscenza e tutela l'immagine della medicina antroposofica nei confronti dell'opinione pubblica, anche mediante l'organizzazione di congressi o analoghe iniziative e la stampa di pubblicazioni a carattere divulgativo.

Assume la rappresentanza dei medici antroposofi italiani a tutti gli effetti presso le Autorità e le Istituzioni nazionali e internazionali nei confronti delle quali i medici antroposofi potranno avere rapporti o interessi.

Garantisce le Istituzioni sulla qualificazione professionale dei propri iscritti e di coloro che svolgono attività professionale in senso medico-antroposofico, a salvaguardia del patrimonio culturale e professionale di base e negli interessi superiori dei cittadini che ricorrono alle cure dei Soci.

Sollecita le Istituzioni affinché attuino a favore della medicina antroposofica gli opportuni provvedimenti giuridico-amministrativi.

Agisce in armonia con la Sezione di Medicina della Libera Università di Scienza dello Spirito presso il Goetheanum di Dornach (Svizzera).

Coordina la propria attività con quella di altre associazioni medico-scientifiche e con le associazioni dei medici antroposofi di altri paesi quali quelle riunite nell'Associazione Medica Internazionale per la Medicina Antroposofica.

MANIFESTO DELLA MEDICINA ANTROPOSOFICA IN ITALIA

Preamboli

La medicina antroposofica riconosce le acquisizioni scientifiche dell’attuale medicina occidentale e ne condivide l’anelito a soddisfare le necessità dell’individuo e della società. Essa propone un ampliamento dell’arte medica, fondato sulla conoscenza e sulla comprensione della realtà fisica, psichica e spirituale dell’uomo e del mondo.
L’antroposofia, scienza dello spirito, inaugurata da Rudolf Steiner, offre un metodo conoscitivo epistemolo- gicamente fondato ed applicabile a tutto il campo delle scienze naturali che rende possibile tale ampliamento. Ciò permise alla dottoressa Ita Wegman e ad altri medici di sviluppare, a partire dal 1920, la medicina antroposofica.
Attualmente la medicina antroposofica è diffusa in sessantasette Paesi del mondo ed è praticata in ambulatori, centri terapeutici, cliniche ed ospedali, anche a carattere universitario, in cui sono presenti le varie specialità mediche e chirurgiche. In alcuni Stati essa è integrata nei sistemi sanitari pubblici; in altri Stati le prestazioni di medicina antroposofica sono rimborsate dalle assicurazioni private.
In Italia esistono diversi ambulatori e centri terapeutici in cui esercitano medici antroposofi aderenti alla “Società Italiana di Medicina Antroposofica” (SIMA), società medico-scientifica ufficialmente riconosciuta.
La medicina antroposofica è in grado di garantire un approccio terapeutico integrato nell’ambito della medicina di base e specialistica. Inoltre, essa offre originali e consolidati impulsi medico-pedagogici, sia preventivi sia terapeutici, e viene praticata in ambito socio-ambientale e nel sostegno ai malati terminali.

Principi

La diagnostica propria della metodologia convenzionale viene integrata con l’antropologia medica antroposofica; ne risulta un significativo ampliamento della strategia terapeutica. Peculiare è lo sforzo di collocare malattia e guarigione in un contesto biografico individuale e sociale.
La medicina antroposofica si adopera per favorire e mantenere lo stato di salute, attivando e valorizzando il senso di responsabilità e di coerenza individuale.
La medicina antroposofica dà vita a un sistema medico-terapeutico in cui i medici collaborano con operatori sanitari non medici: psicologi, psicoterapeuti, infermieri, fisioterapisti, massaggiatori ritmici, euritmisti terapeutici ed arteterapeuti antroposofi.
La scelta e la preparazione dei medicinali antroposofici si fondano sull’uso di materie prime tratte dai regni della natura, secondo un principio di affinità evolutiva, sulle regole della farmacopea ufficiali, sull’esperienza dei medici antroposofi e sul rispetto delle norme di buona fabbricazione e della deontologia professionale dei farmacisti. La qualità delle materie prime d’origine vegetale è garantita dall’utilizzo di piante coltivate con metodi biodinamici o biologici, o cresciute in aree incontaminate. I criteri biodinamici sono rispettati anche per l’allevamento degli animali. Tali metodi sono coerenti con criteri di compatibilità e sostenibilità ambientale.
La medicina antroposofica considera elementi essenziali di una vera cura: la libertà di scelta del paziente, la libertà di prescrizione del medico e lo sviluppo di un’alleanza terapeutica fondate sulla fiducia e lealtà reciproche.

Obiettivi

1. Contribuire al processo di integrazione delle conoscenze per favorire il benessere individuale e sociale.
Le 15 Associazioni sostenitrici ringraziano le 52 Associazioni culturali e pedagogiche che hanno sottoscritto il manifesto e le oltre 250 persone appartenenti al mondo politico, della cultura, dell'arte, del giornalismo, dello spettacolo e della scienza.
Società Italiana di Medicina Antroposofica - www.medicinaantroposofica.it

2. Sviluppare modelli di intervento per promuovere la salute e curare la malattia nella consapevolezza delle relazioni spirituali fra uomo e natura.

3. Individuare e valorizzare modelli di vita sociale e comunitaria corrispondenti ai criteri della salutogenesi.

4. Perseguire il riconoscimento e la tutela della medicina antroposofica e delle sue specifiche figure professionali in ogni ambito istituzionale e accademico.

5. Perseguire il riconoscimento di una specifica farmaco- pea antroposofica, la tutela, la regolamentazione della produzione, registrazione e commercializzazione dei medicinali antroposofici.

6. Sostenere la promozione, la formazione e la ricerca in tutti gli ambiti della medicina, psicoterapia, farmacologia, arteterapia ed attività sanitarie non mediche, ampliate in senso antroposofico con le metodiche scientifiche adeguate a tale scopo.

7. Offrire prestazioni di elevata qualità professionale proponendo linee guida, principi etici e deontologici per le singole professioni, proprie del sistema medico antroposofico.

La medicina antroposofica in Italia è in pericolo

L’attuale normativa sul farmaco è stata aggravata dal recente recepimento della Direttiva europea 2001/83/CE e non è adeguata a garantire il mantenimento in commercio di tutte quelle preparazioni medicinali che da quasi un secolo, senza effetti collaterali di sorta, rappresentano un importante strumento terapeutico della medicina antroposofica. Le norme poste in essere sono state rese talmente restrittive che il rischio di vedere ridotto di oltre il 50% il prontuario terapeutico dei medici antroposofi è imminente, con grave danno ai pazienti. I medicinali più a rischio sono quelli in cui la concentrazione di sostanza attiva è al di sopra di un arbitrario limite posto dal legislatore, nonché tutti quelli per uso parenterale.