Uno sguardo sull'euritmia artistica, pedagogica, sociale e terapeutica a cent'anni dalla sua creazione.
“Si potrebbe designare l’euritmia come l’arte del rendere visibile ciò che sta tra il prima e il dopo di un passaggio, di un cambiamento. … Sul palcoscenico ciò diviene visibile negli euritmisti stessi. Essi sono sempre nell’anticipazione.
Trasformano in movimento ciò che nel pezzo musicale viene soltanto udito, ciò che non è visibile. - È questo un compito
poderoso, entusiasmante, ma anche vasto, che predispone in modo del tutto particolare il cooperare
sociale delle arti e che nell’arte scenica si trova al suo punto culminante.” -
(Heinz Zimmermann)
“Rudolf Steiner disse dell’euritmia in generale che essa rende le persone più abili e più artistiche.
Qualunque cosa sia di natura artistica comporta veramente il renderci interiormente più flessibili, più
abili, più vitali.” - (Peter Selg)