Due volte ho avuto una sorpresa simile, incontrando a San Francisco e a Stoccarda due persone a me quasi sconosciute: la prima mi regalò, con profonda commozione, un libro, la seconda, quattro anni dopo, diresse la mia attenzione, con non minore convinzione, su di un nome.
Il primo era la Bibbia, nella traduzione di Lutero, insolita per la California. Mi decisi, allora ventisettenne, a leggerla una buona volta. Col Nuovo Testamento bene o male ci riuscii, però senza riceverne grandi impressioni. Il nome che mi era stato segnalato nel secondo incontro era quello di Rudolf Steiner.
Pensai subito all’agricoltura biodinamica e alle scuole steineriane.
Ho ripensato a questi due incontri mentre leggevo questa conferenza: un testo che, in alcuni punti, mi ha commosso fino alle lacrime per la chiara profondità con la quale Steiner enuncia pensieri fondamentali del cristianesimo che, a mio avviso, vivono nel profondo di milioni di uomini.
Mi sono chiesto: come è possibile che si cresca nell’occidente cristiano, si frequenti il catechismo, si venga cresimati, si partecipi ai raduni ecclesiali annuali e nulla, assolutamente nulla si venga a sapere di ciò che Rudolf Steiner ha da offrire quali concreti e moderni pensieri cristiani?
Come è possibile arrivare a 31 anni, nell’Europa Centrale, e collegare al suo nome solo l’agricoltura e la pedagogia, senza mai avere la minima idea delle fondamenta cristiane della sua scienza dello spirito, capaci di dar vita e salute?
A partire da queste esperienze, che certamente non ho fatto solo io, auguro di cuore a questo libretto di recare sorpresa al più alto numero possibile di uomini.
Michael Schmidt
COSA VUOL DIRE «RISURREZIONE»?
Vivere da spirito immortalePrefazione
Una conferenza tenuta a Dornach, Svizzera il 27 marzo 1921
“Abbiamo bisogno di questi pensieri come il pane.
Abbiamo bisogno di re-imparare il significato dei Misteri quali il Natale e la Pasqua alla luce di una conoscenza pulita, ma non arida, né intellettualistica: una conoscenza che ciascuno di noi può comprendere e riconoscere fin nelle più intime fibre del suo essere. A fine lettura ci sentiremo stupiti e grati perché ci viene donata, con parole semplici e credibili, una prospettiva che innalza lo sguardo e il pensiero a vastità cui non siamo più abituati, ma che ci appartengono in quanto umani.
Alla nostra idea del Mistero Natalizio, affogata nella cultura occidentale in un voluttuoso sentimentalismo piccolo-borghese, viene offerto di riappropriarsi della sua origine spirituale.
E se il Natale ci parla di nascita, ed essa è la discesa, dai mondi dello spirito, in un’esistenza fisica, questa conterrà in sé i germi della morte. Se è così, allora la sua polarità opposta, ovvero il pensiero della Pasqua, non potrà essere l’espressione del pensiero della morte, bensì quello della risurrezione. […]” (Rossella Alemmano, nella Prefazione)
Testo originale tedesco: Was ist «Auferstehung»? (Archiati Verlag)
Traduzione di Mauro Vaccani
Revisione di Pietro Archiati
© Archiati Verlag e.K., Monaco di Baviera, 2005
ISBN 3-937078-86-X
Archiati Verlag e. K.
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