IL GRUPPO DI RICERCA SULL’ALIMENTAZIONE di Bad Vilbel in Germania si occupa da diversi anni di ricerca e informazioni sull’alimentazione secondo la visione antroposofica.
Come è strutturata la vostra sede?
R. Abbiamo un ufficio e una sala per incontri e riunioni. Non disponiamo di un laboratorio ma possiamo effettuare la dinamolisi capillare e le degustazioni nella nostra sede. Lavorano con noi due collaboratori a tempo pieno e 2-3 collaboratori per singoli progetti.
Come si finanzia la vostra attività?
R. Le quote associative e le donazioni rappresentano il 40% del nostro supporto economico. I soci sono soprattutto consumatori e persone che si occupano di alimentazione come consulenti, commercianti, produttori (molte aziende Demeter). Altri introiti provengono dagli abbonamenti alla rivista e dalla vendita dei libri che pubblichiamo. I soci e gli abbonati provengono da 26 paesi, per lo più dai paesi di lingua tedesca, ultimamente si è iscritta anche l’associazione biodinamica finlandese.
Quali sono le attività principali dell’Arbeitskreis?
R. Attualmente stiamo lavorando al tema dello zucchero (mercato mondiale dello zucchero, interazioni economiche, effetto dello zucchero sull’uomo dal punto di vista antroposofico).
Un altro argomento che stiamo affrontando sono le linee fondamentali della visione antroposofica riguardo all’alimentazione. Ne fa parte anche l’elaborazione degli eteri e delle forze eteriche.
Il nostro gruppo di ricerca pubblica regolarmente libri: il prossimo volume tratterà l’alimentazione e le malattie degenerative.
Per il gruppo di ricerca tengo corsi e conferenze nelle scuole, in cliniche, istituti di formazione in agricoltura biodinamica e in medicina antroposofica. Conduco inoltre dei gruppi di lavoro nei convegni internazionali come il convegno annuale di biodinamica al Goetheanum o il convegno del Demeter Bund a Vienna. Il nostro gruppo di ricerca partecipa a diverse iniziative interdisciplinari e internazionali.
In che modo collaborate con il Forschungsring (l’associazione biodinamica in Germania)?
R. Lavoriamo regolarmente insieme: l’Arbeitskreis pubblica i suoi studi e articoli sulla rivista Lebendige Erde, incontra il Forschungsring al “Gruppo Base per l’agricoltura biodinamica” (progetta il convegno della Demeter e si occupa delle linee fondamentali), collabora con il Forschungsring a progetti di indagine sugli effetti dell’alimentazione come per la ricerca“Indagine nel monastero”, o sulla qualità come per il seminario sul latte, ecc.
Come si riconosce la qualità dei prodotti biodinamici?
R. Per valutare la qualità di un prodotto partiamo dalle aziende che producono i semi, consideriamo il metodo di coltivazione e la trasformazione. Per la qualità è importante usufruire coscientemente delle forze cosmiche (attraverso i preparati, il calendario delle semine ecc.), mettere in pratica il concetto di individualità aziendale, di azienda a ciclo chiuso e rispettare le norme nell’allevamento (per esempio, il divieto di tagliare le corna delle vacche, le direttive sulle api, ecc.).
Riguardo alla qualità in biodinamica siamo solo all’inizio. Utilizziamo metodi di ricerca come la cristallizzazione sensibile, la cromatografia, la dinamolisi capillare oppure la misurazione dei biofotoni (Istituto Kwalis).
L’uomo stesso è uno strumento di misurazione della qualità: è importante, ad esempio, degustare i prodotti alimentari. I nuovi metodi non solo lavorano con l’esperienza sensoria ma anche con la percezione delle forze.
Per quest’ultimo metodo è necessaria una sensibilità particolare, una percezione“raffinata” che si può comunque imparare.
Lo insegnano Dorian Schmidt e altri. “L’indagine nel monastero”, una ricerca condotta all’interno di un convento di monache nella Foresta Nera, ha dimostrato che il benessere delle persone aumenta con il consumo di prodotti Demeter.
Infine, come gruppo di ricerca offriamo consulenze sull’alimentazione. L’alimentazioneè individuale e non si possono dare regole o divieti in senso generico. Ciò che serveè la comprensione del singolo. L’alimentazione secondo i temperamenti permette, ad esempio, di differenziare i cibi nel rispetto dell’individuo.
Nel nostro lavoro di consulenza e di studio usiamo sia l’approccio goethiano, che tiene conto dello sviluppo e della conformazione visibile delle piante, sia i dati che risultano dalle analisi sulle sostanze.
Arbeitskreis für Ernährungsforschung e.V.,
Niddastr. 14, D-61118 Bad Vilbel
www.AK-Ernaehrung.de
Intervista di Karin Mecozzi
Consulta la sezione di libri di Alimentazione: https://www.rudolfsteiner.it/shop/libri/alimentazione/