Rudolf Steiner, vita


LA TRIPARTIZIONE DELL'ORGANISMO SOCIALE

(...) La costruzione del Goetheanum attirò sul movimento antroposofico l'attenzione di un pubblico sempre maggiore. Entravano ora a far parte del movimento personalità che non volevano soltanto avere qualcosa per sé, ma volevano dare. Erano disposte ad offrire le loro capacità professionali, le loro particolari specializzazioni, in breve tutta la loro energia lavorativa.
Non era Rudolf Steiner ad «assegnare» compiti. I soci venivano a chiedergli consigli ed egli li aiutava con tutte le sue forze. Ma erano loro a dover prendere tutte le decisioni. Soltanto così l'antroposofia poté diventare un grande impulso senza invadere il campo della volontà altrui. Nacquero così i movimenti affiliati, le cosiddette «figlie» dell'antroposofia.

(...) Grazie all'iniziativa di alcuni antroposofi nacque un vasto movimento per la «tripartizione dell'organismo sociale».
Rudolf Steiner, pur recando valido aiuto a individui singoli durante la prima guerra mondiale, non poté fare gran cosa per l'innumerevole moltitudine di quanti soffrivano nel mondo. Di questo era molto addolorato.
Attraverso un'iniziativa privata gli venne offerta la possibilità, durante l'estate del 1917, di far conoscere le proprie vedute sulla situazione di allora e sulle necessità dell'epoca ad alcuni uomini di stato tedeschi ed austriaci.

In una serie di «Memoranda» Steiner dimostrò come la vera causa della guerra in corso non derivasse dall'aggressività di certi Stati, bensì dalla rovinosa confusione fra gli interessi politici, economici e culturali che regnava nei paesi belligeranti.

Soltanto la formazione per ciascuno di quei domini: il politico, I'economico, il culturale, di corpi ben costituiti, i quali agissero per avvicinare i popoli e non per separarli, permetterebbe di evitare futuri conflitti mondiali. I governi della Germania e dell'Austria avrebbero dovuto, egli suggeriva, indicare come loro scopo di pace una riforma da realizzare secondo un principio di tripartizione dell'organismo sociale. I popoli dell'Europa Centrale, effettuando questa riforma, sarebbero stati giudicati dal mondo in generale, nonostante lo scatenamento delle passioni, con maggiore comprensione. In Russia (dove all'epoca caotica seguita alla rivoluzione di marzo, si era infinitamente stanchi della guerra) una manifestazione pacifica del genere avrebbe potuto esercitare un influsso considerevole.

Rudolf Steiner ebbe un drammatico colloquio con Richard von Kühlmann, divenuto nel 1917 Ministro degli Esteri in Germania. Tale colloquio ebbe per risultato che il Conte Arthur Polzer-Hoditz, capo gabinetto dell'lmperatore d'Austria, prendesse a studiare con molta attenzione il memorandum in questione. Egli trovò (è scritto nelle sue memorie) che la proposta di Rudolf Steiner «considerava pienamente le necessità pratiche dell'avvenire». Tuttavia i suoi suggerimenti gli sembravano così rivoluzionari da non consentirgliene la difesa prima che l'lmperatore Karl non lo chiamasse a udienza. Purtroppo l'udienza concessagli, nella quale egli diede le sue dimissioni, fu l'ultima. Così, quella volta, fallì I'idea della «tripartizione».

Un secondo tentativo ebbe luogo nella primavera del 1919. Dopo la sua capitolazione, nel novembre 1918, la Germania visse per parecchi mesi sotto la minaccia di una terribile rivoluzione. La fame regnava. Le manifestazioni, le insurrezioni armate erano all'ordine del giorno. Gli operai chiedevano salari piu alti, la riduzione delle ore di lavoro, la partecipazione alla direzione delle ditte, ecc. Si riteneva rimedio universale la nazionalizzazione dei mezzi di produzione.

Fra l'altro, alcuni industriali pregarono allora Steiner di apportare il suo contributo alle discussioni, talvolta turbolente, sull'avvenire della Germania che si tenevano in tutto il paese. Egli diede la sua risposta, nell'aprile, con una pubblicazione: «I punti essenziali della questione sociale». Inoltre, insieme ad alcuni suoi collaboratori, si prodigò in una serie di conferenze (in diversi sale, birrerie, officine, davanti a industriali e operai svizzeri e tedeschi). In quelle conferenze Rudolf Steiner e i suoi collaboratori si sforzarono di dimostrare come gran parte delI'agitazione rivoluzionaria fosse dovuta a ben altre cause, più profonde, che non fossero quelle generalmente supposte. Il «complesso di inferiorita» degli operai proveniva dal sentimento che essi si sentivano frustrati, non tanto nel dominio politico ed economico, quanto in quello culturale. «Soltanto la partecipazione ad una libera vita spirituale, la quale miri ad impartire ad ogni cittadino la migliore educazione intellettuale e morale possibile, potrebbe soddisfare le vere rivendicazioni sociali dei lavoratori.» Per quanto concerne la situazione materiale degli operai, Steiner era formalmente d'avviso che la preponderanza così accentuata del fattore economico nel mondo attuale non può mai venir combattuta con mezzi politici.

Una politica interamente affrancata da ogni influenza economica sarebbe la migliore protezione dei diritti dei lavoratori. La politica dovrebbe avere unicamente la funzione di stabilire sulla base dell'eguaglianza le relazioni giuridiche fra i cittadini e farle rispettare. La vita economica basata sulla collaborazione e l'associazione dei produttori e dei consumatori, risulterebbe allora compenetrata di sentimenti fraterni, e non sarebbe più una lotta per il profitto. Rudolf Steiner, grazie alla sua maniera cordiale e diretta di esprimersi, trovò consensi soprattutto nel personale delle fabbriche non organizzato in sindacati (personale che in quel tempo costituiva ancora, in Germania, una gran parte della classe operaia).

Ma i dirigenti delle organizzazioni sindacali, fortemente legati a spirito di partito, fiutarono un pericolo nelle idee che egli diffondeva. A causa della loro opposizione il movimento per la tripartizione, nella sua forma originaria, dovette venire abbandonato.

E così la speranza di Steiner, quella di risvegliare un gran movimento popolare, fallì.

 Da tutto questo poté sorgere un'altra «figlia» dell'antroposofia: la pedagogia steineriana, che ben presto si affermò in tutto il mondo.

L'idea della tripartizione dell'organismo sociale aveva suscitato interesse a Stoccarda, soprattutto nella grande fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria. Operai ed impiegati avevano accolto alcuni cenni che Steiner aveva fatto dei suoi principi pedagogici...

vedi la pedagogia steineriana

Indirizzi relativi:

Istituto per la Tripartizione www.tripartizione.it/
Institut für soziale Dreigliederung www.dreigliederung.de